Associazione professionale Proteo Fare Sapere
05 febbraio 2021

Dalla pedagogia dell’ascolto al Protocollo pedagogico. Sintesi dell'incontro del 17 dicembre 2020

Nell’introdurre i lavori, Giovanna Zunino ha parlato della genesi dell’incontro, raccontando di scambio di idee telefonico con Clotilde a ottobre, nel quale si è parlato del libro dedicato al lavoro di Marina Pascucci "Ascoltare le idee  degli altri", edito da Valore Italiano, e dell’apprezzamento che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva espresso per il documento ”Un Protocollo Pedagogico per il ritorno a scuola”, di Proteo Fare Sapere, sottolineando proprio l’importanza del  tema dell’ascolto.

 

Nell’introdurre i lavori, Giovanna Zunino ha parlato della genesi dell’incontro, raccontando di scambio di idee telefonico con Clotilde a ottobre, nel quale si è parlato del libro dedicato al lavoro di Marina Pascucci Ascoltare le idee  degli altri, edito da Valore Italiano, e dell’apprezzamento che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva espresso per il documento ”Un Protocollo Pedagogico per il ritorno a scuola”, di Proteo Fare Sapere, sottolineando proprio l’importanza del  tema dell’ascolto. Da questo dialogare e dal reciproco desiderio e curiosità di ricercare e trovare ulteriori connessioni, avendo come riferimento il tema dell’ascolto, si è giunti a questa iniziativa che si propone di camminare non solo verso l’approfondimento del messaggio pedagogico contenuto nel libro e nel documento, cercare le assonanze, promuovere confronto,  ma anche di attivare l’ascolto per riuscire a cogliere i temi di interesse autentico che emergeranno in queste ore e poter così organizzare ulteriori dialoghi di approfondimento.

Clotilde Pontecorvo, con tutto il suo calore e il carico della sua lunga esperienza, ha ricordato che il significato di quello che si dice dipende da chi ascolta e ha fornito esempi concreti di come si può sostenere l’ascolto attivo e partecipe. Un ascolto che è indispensabile per capire. 

Marco Rossi Doria ha proposto un nuovo patto sociale che parta dall’ascolto, come base di una progettazione condivisa che aiuti a intercettare i bisogni e ad aggredire le povertà educative, accentuate dalla situazione pandemica in cui viviamo.

Dario Missaglia ha sottolineato la necessità di ricostruire un sistema di relazioni, che sembra sia andato in crisi, con i ragazzi, fra le generazioni, con il territorio. La scuola è l’istituzione della Repubblica che ha il dovere di garantire l’esigibilità del diritto all’istruzione e, avendo chiara questa responsabilità, si deve lavorare per costruire relazioni con i soggetti del territorio, quali l’ente locale, le Associazioni locali, mettendo in campo tutte le competenze di ascolto necessarie

Diana Penso ha parlato della pedagogia dell’ascolto come modo di essere, di vivere la scuola e la relazione coi bambini, con attenzione alla continuità, alla motivazione, al coinvolgimento. Tutto ciò senza nascondere la fatica che implica un lavoro che comporta queste competenze professionali.

Elio Raviolo ha ricordato gli anni in cui il proliferare di attività di ricerca e sperimentazione nella scuola era riuscito a costituire una massa critica che ha generato cambiamenti normativi importanti e avanzati nel nostro sistema scolastico. Oggi bisogna sostenere le scuole affinché un’adesione solo burocratica e formale alle norme non vanifichi i processi di cambiamento reale di cui abbiamo bisogno. Per questo c’è bisogno di riprendere le buone prassi di formazione, fondate sul confronto di pratiche, sulla narrazione e l’ascolto di tutti.

Molti interventi hanno vivacizzato il dibattito e arricchito la riflessione, che potrà proseguire nelle “Conversazioni con Clotilde” in programma in primavera.    

Per chi desidera ascoltare l’intera iniziativa:
www.youtube.com/watch?v=gyjI-uCp3h8