Associazione professionale Proteo Fare Sapere
06 maggio 2020

Rapporto “Scuole aperte, società protetta” - Politecnico di Torino

Pubblichiamo questo studio di grande interesse per iniziare ad approfondire le complesse questioni che dovremo affrontare in vista della ripresa delle attività didattiche a settembre

Pubblichiamo questo studio di grande interesse per iniziare ad approfondire le complesse questioni che dovremo affrontare in vista della ripresa delle attività didattiche a settembre.

Rapporto "Scuole aperte, società protetta" del politecnico di Torino 

Premessa

La scuola e i servizi educativi per la prima infanzia sono altrettanto cruciali delle attività produttive per la ripresa del Paese. È importante sottolineare al riguardo due elementi:

  • Il sistema educativo risponde a problemi di conciliazione famiglia-lavoro per i genitori, ma soprattutto ai diritti costituzionali dei bambini e ragazzi a ricevere un’istruzione e ad avere accesso alle risorse per il pieno sviluppo delle proprie capacità. Esigenze e diritti che sono stati, forse inevitabilmente, compressi in queste settimane con conseguenze negative che hanno allargato le disuguaglianze sociali tra bambini
  • Per questo è necessario prendere in considerazione, nel passaggio alle fasi 2 e 3, sia il sistema scolastico dall’obbligo in su sia il sistema educativo per la fascia 0-6 anni, che ormai fa parte a pieno titolo del sistema istruzione anche a livello normativo (cfr. D. Lgs.65/2017). La letteratura internazionale è unanime nel sottolineare l’importanza per tutti i bambini, ma soprattutto per i più svantaggiati economicamente e socialmente, o con qualche disabilità, di esperienze educative extra familiari precoci.

Rispetto all’ambiente lavorativo di contesti aziendali, in cui la produttività e la tutela della salute devono essere perseguiti congiuntamente, la scuola presenta la peculiarità di avere quali obiettivi cardine: consentire la socializzazione e la stimolazione dello sviluppo cognitivo, relazionale, emotivo (soprattutto per i più piccoli), assicurare il Successo Formativo a tutti e a ciascuno (universalità del diritto costituzionale all’istruzione), erogare in modo efficiente ed efficace la Didattica, garantire Integrazione e Inclusione Sociale, tutelare la Salute di operatori scolastici e studenti.

Sul piano metodologico, l’applicazione delle misure anti Covid19 alla scuola prevede una FASE 0 di studio dei contesti finalizzata a:

  1. Identificare i destinatari
    - stakeholder interni: dirigenti scolastici, docenti, educatori, amministrativi, tecnici e ausiliari (c.d. personale ATA, che comprende anche cuochi, aiutanti di cucina, guardarobieri dei Convitti, nonché gli addetti alle aziende agrarie annesse agli istituti tecnici e professionali); analoghe figure nei servizi educativi; studenti, senza e con disabilità, DSA (disturbi specifici di apprendimento) e BES (bisogni educativi speciali); studenti/pazienti lungodegenti in ospedali o presso il proprio domicilio per gravi patologie; studenti adulti dei CPIA (italiani e stranieri immigrati che frequentano i corsi per l’alfabetizzazione nella lingua italiana o per il conseguimento della licenza media); studenti delle sezioni di scuola in carcere;
    - stakeholder esterni: famiglie, educatori del Comune o di cooperative che affiancano il docente nel sostegno e cura degli alunni con disabilità, operatori delle ditte appaltanti i servizi di ristorazione, dirigenti sindacali per le trattative di istituto e le assemblee dei lavoratori, dipendenti di aziende private che si occupano del trasporto degli studenti (viaggi di istruzione), persone che transitano occasionalmente e a vario titolo (ad es. acquisto di beni e servizi, collaborazioni con esperti esterni incaricati di progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa, ospiti partecipanti a seminari, convegni, conferenze, corsi di formazione, ecc.)
  2. Analizzare in modo approfondito il contesto interno:
    - edilizia scolastica (proprietà, tipologia e stato immobili, dimensione aule, spazi esterni, palestre, aule magne, teatri, laboratori, refettori)
    - organizzazione dei servizi amministrativi (spazi, addetti, strumenti, dispositivi e applicazioni informatiche anche per lavoro da remoto, orari di lavoro, ufficio tecnico per gestione laboratori istituti tecnici e professionali)
    - organizzazione didattica (numero di classi funzionanti, organici docenti, posti comuni, di sostegno e di potenziamento, ITP – insegnanti tecnico pratici, educatori nei Convitti, distribuzione dei docenti nelle classi e nei plessi)
    - organizzazione del lavoro docente, in classe, in attività obbligatorie funzionali all’insegnamento (riunioni collegiali, consigli di classe, ricevimento genitori, programmazione didattica), in funzioni di staff e vicarie del dirigente, ovvero strumentali per lo sviluppo di progetti
    - dotazione di materiale didattico e ludico (nidi e scuole d’infanzia)
    - dotazioni informatiche per la didattica, connessioni di rete, wireless, cloud, laboratori, lavagne, pc, tablet per insegnamento innovativo in presenza e a distanza
  3. Analizzare il contesto esterno, relazioni con enti locali, attori culturali, sociali ed economici del territorio, percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento – PCTO (ex alternanza scuola lavoro), stage e visite aziendali, apprendistato formativo, progetti di internalizzazione (indirizzi ESABAC, Cambridge, Spagnolo, Cinese/Istituto Confucio, Erasmus plus, anno scolastico all’estero, esperienze di PCTO con imprese straniere, scambi, collaborazioni e condivisione progetti con altri sistemi scolastici stranieri); relazioni con i fornitori dei servizi essenziali strumentali alla erogazione dei servizi (come, ad esempio, il trasporto pubblico, compreso il trasporto scolastico degli alunni con disabilità, e il servizio di ristorazione scolastica...)
  4. Analizzare esigenze, condizione e aspettative degli stakeholder interni ed esterni
  5. Definire la mappatura di tutti processi scolastici:
    - identificare per ciascun processo i rischi di contagio da COVID-19 (valutazione dei rischi o risk management)
    - analizzare per ogni rischio il relativo potenziale di danno conseguente, in termini sia di gravità che di probabilità che lo stesso si verifichi (matrice dei rischi)
    - identificazione di adeguate azioni preventive a fronte dei potenziali rischi – rif. punto 5 e punto 6

Il lavoro di mappatura sull’attività scolastica necessita di un lavoro di regia che non può prescindere dalle istituzioni scolastiche territoriali e regionali (Ufficio scolastico territoriale e regionale), insieme al coinvolgimento dei portatori di interessi, famiglie, lavoratrici lavoratori e loro rappresentanze.

Il documento è consultabile in allegato.

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