Associazione professionale Proteo Fare Sapere
14 maggio 2020

Nota dell’Ufficio nazionale di presidenza di Proteo

All’attenzione del Comitato di Esperti per l’emergenza Covid-19
del Ministero dell’istruzione

 

Con la presente, l’Associazione Proteo Fare Sapere evidenzia le priorità che si ritiene debbano essere assunte per gestire nel modo migliore la ripresa dell’attività didattica nelle scuole del Paese.

  1. È urgente l’emanazione di un Protocollo per la sicurezza di tutti i luoghi di educazione, istruzione, formazione e ricerca e di chi vi opera/lavora. Tale Protocollo definisce i vincoli entro i quali organizzare i processi di insegnamento/apprendimento e le attività del personale scolastico in presenza.
  2. Sulla base di quanto indicato dal Protocollo, deve essere messo a disposizione delle scuole e dei dirigenti scolastici un apposito finanziamento per un corso di formazione straordinario del personale addetto alle pulizie e alla vigilanza, al fine di assicurare le migliori condizioni per la sanificazione dei locali e l’apprestamento di tutte le misure di sicurezza dell’istituto.
  3. Per le stesse finalità è urgente provvedere e mettere in opera un piano di edilizia scolastica leggera, al fine di consentire un adeguato utilizzo dei locali e l’eventuale adeguamento di spazi e luoghi.
  4. L’Associazione Proteo Fare Sapere insiste sulla necessità che, nell’ambito delle misure di sicurezza, si verifichino a livello territoriale le possibilità per organizzare quanto prima attività dedicate ai più piccoli (fascia 1=10 anni), attraverso un concorso di soggetti a livello territoriale, un vero e proprio “cantiere” per l’infanzia, per consentire la riconquista di relazioni fondamentali per la crescita e lo sviluppo delle bambine e dei bambini.
  5. Per quanto riguarda la ripresa delle attività didattiche a settembre, si ritiene opportuno evidenziare che nessun modello unico può rispondere alla necessaria articolazione tra età dei soggetti in apprendimento, gradi e ordini di scuola e modelli organizzativi funzionali.

I modelli dovranno tenere conto di alcuni criteri fondamentali:

  • Il livello di rischio presente nella zona, con i conseguenti livelli differenziati di protezione da assicurare.
  • L’autonomia scolastica da valorizzare nella ricerca, sul territorio e con le forze del territorio, delle migliori modalità possibili, secondo i diversi ordini e gradi di scuola e tenendo presente la priorità dei/delle bambini/e con disabilità e Bes.
  • La certezza di avere, fin dal 1 settembre, la copertura di tutti i posti in organico, del personale docente e Ata.
  • Il necessario supporto dell’amministrazione scolastica centrale e periferica e della protezione civile ai dirigenti scolastici e alle scuole autonome per affrontare i problemi di gestione della fase, in particolare per la fornitura dei dispositivi di protezione individuale e il loro smaltimento dopo l’uso, le dotazioni per la misura della temperatura, i servizi di RSPP e medico competente, i collegamenti con l’autorità sanitaria per il controllo dei casi di contagio.
  • Risorse straordinarie per attivare corsi di formazione per il personale docente in modo da agevolare una riflessione collettiva, di ordine sociale e pedagogico, per elaborare quali dinamiche e processi siano stati vissuti dagli studenti, quali esperienze didattiche significative meritino un approfondimento in vista di una loro valorizzazione, quali risorse attive siano presenti sul territorio sia come spazi da utilizzare, sia come risorse educative e formative con le quali costruire progetti.
  • L’obiettivo fondamentale della ripresa delle attività didattiche è la riconquista dei processi di insegnamento/apprendimento come relazione didattico/pedagogica insostituibile, rimettendo in discussione curricoli e didattiche e privilegiando il lavoro in piccolo gruppo.
  • L’eventuale e parziale utilizzo di nuove tecnologie, come risorse integrative della didattica in presenza, richiede una riflessione sulle esperienze di questi mesi e la progettazione di opportunità formative, nonché una verifica sul posto delle condizioni di utilizzo delle nuove tecnologie da parte di studenti e famiglie.

p. Ufficio nazionale di presidenza
Dario Missaglia
(Presidente)

Roma, 14 maggio 2020