Associazione professionale Proteo Fare Sapere
27 febbraio 2023

Il Primo passo verso una valutazione formativa sistemica. Un REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE nella scuola secondaria di secondo grado

A cura di Patrizia Colella, DS ITES OLIVETTI LECCE, Ufficio di Presidenza di PROTEO FARE SAPERE

All’inizio del corrente anno scolastico l’ITES OLIVETTI di Lecce ha elaborato ed inserito nel PTOF 22/25 un nuovo regolamento per la valutazione degli studenti. 
Il percorso che ha portato alla definizione del nuovo regolamento è stato avviato durante la DAD.
L’esperienza fatta durante l’emergenza sanitaria ha messo sotto stress il sistema scolastico facendo anche emergere criticità derivanti da prassi consolidate e nel caso della valutazione da prassi fortemente ancorate e praticabili solo in una didattica tradizionale. 
Nell’a.s. 22/23, a partire dall’atto di indirizzo per l’elaborazione del PTOF 22/25 della DS al Collegio, si è dato avvio ad un processo di definizione di una prima stesura di un nuovo regolamento che nei prossimi anni sarà arricchito e integrato anche sulla base della STRATEGIA per la SCUOLA FUTURA prevista dal Piano scuola 4.0. 
Le prassi valutative nella scuola secondaria di secondo grado sono tipiche e per alcuni aspetti molto diverse da quelle della scuola primaria e secondaria di primo grado. 
In particolare la distanza maggiore dagli altri ordini di scuola si registra nelle prassi della valutazione formativa. 
Nella scuola primaria e secondaria di primo grado la valutazione formativa avviene quasi prevalentemente in modo formale e sistematico, esempi tipici del primo tipo sono le valutazioni espresse sulle esercitazioni in classe con schede di lavoro e del secondo tipo la valutazione espressa sui quaderni nella correzione dei compiti svolti a casa (con voti o con giudizio). 
Nella scuola secondaria di secondo grado, la valutazione formativa, anche quando è praticata non è quasi mai formale ed è poco sistemica. 
Comunemente le esercitazioni in classe, certamente effettuate da tutti i docenti delle discipline che storicamente prevedono prove scritte, vengono corrette senza esprimere una valutazione formale, i compiti a casa, quando controllati, non vengono formalmente valutati, ed anche nella discussione o nel dibattito formativo in classe non si usa formalizzare una valutazione. 
Negli anni ho proposto alla discussione collegiale la questione della necessità della formalizzazione della valutazione formativa, registrando resistenza e posizioni diversificate che vanno dal “non ne vedo la necessità perché conosco perfettamente i miei studenti, il loro progresso e impegno è tutto nella mia testa!” al… “ io registro tutto ma sulla mia agenda personale!” 
La facilità di confutazione di queste posizioni che vanno dal “ se non ci sarà la Sua testa in sede di scrutinio sarà un problema!” al “…la Sua agenda è un registro parallelo giuridicamente inammissibile!” permette di leggere il denominatore comune delle diverse posizioni è cioè la resistenza ad accettare un nuovo adempimento formale che, in assenza nella scuola secondaria di secondo grado di una forma di portfolio cartaceo da consultare, comporta ulteriori adempimenti, non solo la registrazione della valutazione formativa sul registro con un voto decimale ma necessariamente anche doverla commentare per poterla distinguere da una valutazione certificativa. 
Ebbene l’esperienza della DAD, e la tecnologia potenziata del registro elettronico, hanno rappresentato come vedremo una opportunità per superare questa resistenza. 
Pensando ad un regolamento sulla valutazione abbiamo voluto anche regolamentare il superamento definitivo del concetto di media matematica nella valutazione periodica. La questione dell’ancoraggio della proposta di voto del docente nella valutazione periodica, in particolare in quella finale, alla media matematica è questione che merita di essere ripensata nell’attuale contesto perché oggi le valutazioni certificative devono poter essere riconducibili alle UDA e perché comunque la questione della media vanificherebbe la valutazione formativa. 
Se il voto finale è mera media delle valutazioni certificative non trova ragione la valutazione formativa, ovvero la valutazione del percorso di crescita dello studente, il suo impegno, i suoi eventuali progressi. 
Il superamento del concetto di media matematica ha trovato più resistenze negli studenti che nei docenti. Se gli studenti sono da sempre abituati a registrare a proprio favore la possibilità di poter raggiungere alla fine dell’anno una valutazione finale sufficiente (6), anche in presenza di una media inferiore, ma nella contestuale presenza di una progressione crescente di valutazioni sommative del tipo per esempio UDA1=4 ; UDA2= 5; UDA3= 7 sono meno disponibili ad accettare un voto finale inferiore alla media matematica in una situazione del tipo UDA1= 8; UDA2= 8; UDA3=”assente”. 
È stato così proposto all’assemblea del collegio la possibilità di elaborare e approvare un regolamento complessivo sulla valutazione formativa e certificativa da inserire e sperimentare nel triennio 22/25, che permettesse di regolamentare in particolare: 

  • Per la valutazione formativa: tempi e modalità di registrazione con il fine di dotarsi di uno strumento semplice, trasparente, funzionale, facilmente leggibile, anche nell’eventualità di un avvicendamento dei docenti su una data disciplina in una classe; 
  • Per la valutazione certificativa: tempi, numero minimo e modalità di valutazione. 

Il Collegio è stato così chiamato ad avviare nei singoli dipartimenti disciplinari una discussione sulle procedure valutative e ad avanzare delle proposte. 
Le elaborazioni dei singoli dipartimenti sono state portate in collegio e a seguire la commissione PTOF ha redatto una bozza di regolamento portato in approvazione nel collegio stesso. 
Il regolamento approvato dall’ITES OLIVETTI, e riportato in allegato, è un documento che “normalizza” le pratiche valutative sfruttando in modo semplice, ma efficace, le opportunità tecnologiche offerte dal registro elettronico, al fine di aumentare e rafforzare la trasparenza e la chiarezza di tutti i processi valutativi. 
Per evidenziare le potenzialità del regolamento riporto qui di seguito gli aspetti rilevanti: 

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